La Fisascat Cisl Lecce, categoria che rappresenta e tutela tutti i lavoratori del terziario e del commercio, gli ambiti sociali e la Cisl di Lecce hanno organizzato per domani martedì 12 maggio alle ore 16,30 presso la sede Cisl di Campi Salentina (Le) in via Taranto una pomeriggio dedicato alla campagna nazionale “Per un fisco più equo e giusto”. Si tratta della campagna per la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare lanciata a livello nazionale nei mesi scorsi.
Il progetto di iniziativa popolare vuole spingere il Governo ad adottare una riforma del sistema fiscale per far crescere il Paese, sostenendo il lavoro e i consumi.
Questi i cinque punti principali: più risorse a chi lavora , ai pensionati e alle aree sociali medio basse, attraverso l’introduzione di un bonus di 1.000 euro annui per tutti i contribuenti con un reddito individuale fino a 40 mila euro; equilibrio tra tassazione nazionale e fiscalità locale; grande operazione redistributiva di ricchezza tassando le grandi ricchezze finanziarie e immobiliari attraverso l’introduzione di una imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta superiore a 500 mila euro, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato, e che cresca al crescere della ricchezza mobiliare e immobiliare complessiva.
Con l’iniziativa di domani, la Cisl di Lecce invita tutti i cittadini ad aderire numerosi alla campagna sul fisco.
Fisascat e Cisl di Lecce domani impegnati per la Raccolta firme per la campagna nazionale “Per un fisco più equo e giusto”

Articoli correlati
II CONGRESSO REGIONALE FIRST CISL
Agevolazioni invalidità negate: la Cisl di Lecce scrive alla Direzione Generale della ASL
Cisl e Anolf di Lecce aderiscono alla campagna #ioaccolgo
Manifestazione unitaria Cgil, Cisl e Uil in Prefettura per le problematiche dei lavoratori socialmente utili
La scuola non è un’isola – PCTO: giovani, istruzione, formazione, mercato del lavoro
Personale precario ASL Lecce – mancato riscontro a richiesta di incontro urgente con note del 24.4.2023 e del 12.5.2023. Reiterazione Proclamazione stato agitazione. Ulteriore richiesta incontro e raffreddamento dei conflitti