Non si placa la protesta per i tagli alle risorse dei Patronati

Non si placa la protesta per i tagli alle risorse dei Patronati

Non si placa, in tutta la provincia di Lecce,  la protesta per i tagli alle risorse dei Patronati previsti dalla Legge di stabilità 2015 per i quali la Cisl di Lecce, insieme agli operatori e ai segretari delle categorie  scenderanno in Piazza Sant’Oronzo sabato 15 novembre per tutta la giornata per partecipare alla manifestazione nazionale organizzata dal Centro Patronati (Ce.Pa.).
In merito a questo argomento il Comitato provinciale Inps di Lecce ha approvato un ordine del giorno con il quale invita ad adoperarsi affinché il Governo ed il Parlamento recepiscano l’importanza di modificare immediatamente la proposta contenuta nella legge di stabilità per l’anno 2015.
Nell’ordine del giorno viene ribadita l’importanza del notevole contributo quantitativo e qualitativo fornito all’Istituto dai Patronati in un contesto normativo sempre più complesso che richiede sviluppate capacità consulenziali ed il fatto che la Pubblica Amministrazione per sopperire alla preziosa opera dei Patronati dovrebbe assumere circa 6.000 nuovi dipendenti per un costo complessivo per Inps, Inail, Ministero dell’interno di 657 milioni di euro. I tagli delle risorse dei Patronati – si legge nell’ordine del giorno – previsti dall’art.26 comma 10 della legge di stabilità 2015 danneggerebbero in modo irreparabile l’attività di tutela svolta dagli stessi precludendo ai cittadini la possibilità di ottenere assistenza gratuita per far valere i propri diritti previdenziali e socio-assistenziali, nell’erogazione di tutte le prestazioni pensionistiche ed infortunistiche; I tagli, se confermati, avrebbero gravi ripercussioni occupazionali che porterebbero al licenziamento di un numero di operatori di patronato che si aggirerebbe intorno ai 4000-5000 unità; Il taglio lineare di 150 milioni di euro al fondo patronati e la riduzione del 35% dell’aliquota previdenziale destinata ad alimentarlo metterà in ginocchio la rete di solidarietà dei Patronati che rimangono l’unico welfare gratuito a favore dei disoccupati, dei pensionati, dei lavoratori, dei cittadini stranieri e degli italiani all’estero.
“La riduzione dell’attività dei patronati – ribadisce Raffaele Miglietta, presidente del Comitato provinciale dell’Inps di Lecce –  produrrebbe una prevedibile ricaduta sulle attività dell’Istituto che si interfaccia con gli Enti di patronato per la mediazione e soluzione della stragrande maggioranza di problematiche socio economiche-assistenziali grazie anche alla presenza capillare sul territorio nazionale ed estero. Se passasse la norma  i Patronati non potrebbero più garantire i servizi finora offerti con grave ricaduta economica sulla parte più debole della popolazione così provata dalla crisi favorendo chi potrà far valere i propri diritti avendo la possibilità economica”.
In occasione della manifestazione nazionale del 15 novembre proseguirà la raccolta firme organizzata dai Patronati italiani Acli, Inas, Inca e Ital, per chiedere al Governo una revisione del taglio, al fine di salvaguardare il servizio di pubblica utilità offerto dai Patronati.

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