In data 20 febbraio la Federazione Cisl Università ha presentato ricorso al Comitato dei Garanti avverso l’esclusione disposta dalla Commissione Elettorale del Sig. Nicola Marcucci, in quanto dipendente con contratto a tempo determinato, dalla propria lista e avverso la modifica dell’elenco dell’elettorato attivo e passivo fornito dall’Amministrazione – comprendente tutto il personale a t.d. – per le elezioni delle RSU.
In data 24 febbraio il Comitato dei Garanti, riunitosi presso la Direzione Provinciale del Lavoro, ha accolto il ricorso proposto dalla Cisl Università, annullando la decisione della Commissione Elettorale e disponendo la riammissione in lista del candidato Marcucci.
In data 26 febbraio la Cisl Università ha informato la Commissione Elettorale dell’esito della pronuncia del Comitato dei Garanti, richiedendo la conseguente riammissione del proprio candidato a t.d. ed il reinserimento nell’elenco alfabetico generale degli elettori di tutto il personale precario.
In data 27 febbraio i rappresentanti di FLC CGIL, UIL/PAUR, CONFSAL/SNALS – Università CISAPUNI e la USB P.I in seno alla Commissione Elettorale, hanno riconfermato la precedente posizione stigmatizzata dal Comitato dei Garanti quale “violazione dei principi di correttezza e buona fede”, asserendo di non essere vincolati “… a modificare le proprie decisioni in esito al ricorso …”.
Avverso tale incomprensibile e ingiustificata determinazione la Cisl Università valuterà la possibilità di adire le vie legali, a tutela del diritto al voto di tutti i colleghi a tempo determinato che, come già precedentemente evidenziato, risultano essere componente integrante della comunità universitaria e soggetti meritevoli di pari dignità.
Nel merito prendiamo atto che alcune sigle sindacali – che pure a livello nazionale conducono battaglie a tutela dei diritti di tali lavoratori – continuano a negare poi nelle sedi preposte tale diritto e opportunità, giungendo addirittura a modificare in senso restrittivo l’elenco fornito dalla stessa Amministrazione e ad ignorare la pronuncia di un Comitato .
Le stesse sigle che pure hanno ampiamente fatto ricorso ai colleghi a tempo determinato quando si è trattato di richiederne la sottoscrizione delle liste per poter presentare la propria candidatura, ora ne negano il diritto di voto. Non vorremmo che ciò fosse dovuto al fatto che la CISL Università – unica tra le sigle sindacali – è addirittura andata oltre in questa battaglia di civiltà e di pari dignità fra i lavoratori, inserendo uno di loro fra i candidati.
Ma è giusto sacrificare i diritti di 70 colleghi solo per avere più chance di vincere una competizione elettorale? Eppure qualcuno ha, anche di recente, rivendicato il proprio primato nella tutela di questi colleghi. Pare, però, che dinanzi al timore dei risultati elettorali, abbia cambiato opinione!!!
La risposta in ogni caso l’affidiamo a tutti voi.
Quel che rimane è solo un silenzio assordante … come q uello del vuoto di una presenza che oggi viene negata a circa 70 colleghi …. un silenzio che in realtà nasconde un messaggio ben chiaro “per voi niente diritti, siete solo precari..”. Noi andremo avanti con la determinazione e la coerenza di chi crede in un sindacato “del fare” che, senza alcun pregiudizio, si misura con le cose senza demagogia e preconcetti.