Morte sul lavoro a Salve: Le dichiarazioni di Ada Chirizzi, Segretario Generale della Cisl di Lecce e Donato Congedo, Presidente del Comitato Consultivo Provinciale dell’Inail di Lecce

Morte sul lavoro a Salve: Le dichiarazioni di Ada Chirizzi, Segretario Generale della Cisl di Lecce e Donato Congedo, Presidente del Comitato Consultivo Provinciale dell’Inail di Lecce

Dichiarazione di Ada Chirizzi, Segretario Generale della Cisl di Lecce
A pochi giorni dalla celebrazione della Giornata Mondiale della salute e sicurezza sul lavoro istituita dallOrganizzazione Internazionale del Lavoro, siamo costretti a piangere lennesima morte a causa di un drammatico incidente. Alla famiglia delloperaio, titolare di una piccola impresa edile individuale, va tutto il nostro cordoglio ed il sentimento di profondo dolore.
Purtroppo la situazione che riguarda la provincia di Lecce continua ad essere tragica. I dati continuano ad essere molto allarmanti se si considera che la provincia di Lecce è risultata, nella triste classifica che misura l’incidenza delle morti bianche sul numero complessivo degli addetti, al 7° posto su base nazionale. Non si può morire di lavoro sul posto di lavoro.
Lo ribadiamo con forza a poche ore dalla sottoscrizione in Prefettura (domani alle 10.30) del “Protocollo d’intesa per il rafforzamento della sicurezza sui luoghi di lavoro nella provincia di Lecce”, un atto prodromico alla costituzione dell’Osservatorio Provinciale della Sicurezza sul Lavoro. Occorre dare corso a tutte le azioni e a tutte le sinergie in esso contemplate così da implementare quelle relative alla formazione e alla prevenzione sui luoghi di lavoro. Tutto ciò può e deve portare alla capillare diffusione della cultura della prevenzione degli infortuni e della promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro. Non si può uscire da casa per guadagnarsi da vivere e non fare ritorno. È inaccettabile!”.

Dichiarazione di Donato Congedo, Presidente del Comitato Consultivo Provinciale dellInail di Lecce
Registriamo l’ennesimo incidente mortale avvenuto sul posto di lavoro nella nostra provincia. In Puglia il numero delle vittime, nei primi 4 mesi dell’anno, sale a quota 16. Bisogna fermare questa inaccettabile scia di sangue intensificando i controlli, promuovendo azioni concrete in termini di informazione/formazione sulla sicurezza e diffondendo la cultura della prevenzione in tutte le aziende del territorio”.

 

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