UGC CISL: Fabio Ingrosso confermato Presidente

UGC CISL: Fabio Ingrosso confermato Presidente

Fare sistema per accedere ai finanziamenti e, soprattutto, puntare sui giovani che sono la vera risorsa e il futuro per il comparto agroalimentare, soprattutto sul nostro territorio. È stato questo il leit motiv dell’VIII congresso provinciale Ugc dal tema “Ridiamo fiducia all’agricoltore: strategie per il sistema agroalimentare salentino”.
Presso l’Hotel Hilton Garden Inn di Lecce i rappresentanti dell’Unione generale dei coltivatori, si sono ritrovati non solo per rinnovare i vertici dirigenziali, ma anche e soprattutto per discutere del difficile momento che sta vivendo uno dei settori più importanti e trainanti non solo dell’economia del nostro territorio, ma dell’Italia intera.
Dopo la relazione di Fabio Ingrosso (confermato presidente dell’Ugc), si sono registrati gli  interventi da parte di Dario Stefano, assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, dell’assessore provinciale all’Agricoltura, Francesco Pacella, di Piero Stefanizzi, segretario Ust Cisl di Lecce e di Franco Verrascina presidente nazionale dell’Ugc.
"Il nostro settore vive una delle fasi più critiche – ha affermato i presidente Fabio Ingrosso – e la grandissima crisi economica che ci attanaglia da cinque anni non poteva eludere il nostro Paese e ha, inevitabilmente, colpito anche l’agricoltura. Sono tanti i fattori che hanno inciso su questo: innanzitutto la mancata finanziarizzazione. La finanza ha il dovere di investire sull’economia reale, é necessario supportarla.  Una nazione va giudicata sulla sua produttività, sulla sua economia reale. Ma tra le motivazioni che hanno portato a questa situazione bisogna annoverare anche i numerosi  avvicendamenti negli ultimi anni del Ministro dell’Agricoltura,  rendendo imposibile una politica agricola continuativa. Inoltre bisogna anche tener presente il pagamento dell’Imu sulle infrastrutture rurali e l’aumento del prezzo dei carburanti. La situazione non è delle migliori, purtroppo; ci troviamo di fronte al crollo dei prezzi, per fare un solo esempio nel settore oleario. Per superare questa fase saranno necessari una serie di interventi:  bisognerà restituire fiducia e oneri fiscali”.
“Incentivare gli imprenditori agricoli ad investire, pianificare la programmazione – ha proseguito – per avere una visione progettuale a lungo periodo, ma sarà necessario anche preservare e, soprattutto, potenziare il rapporto economia-impresa, investire sulla formazione e la ricerca, incentivare l’agricoltura biologica e combattere il dissesto idro-geologico. Siamo arrivati ad un punto in cui sarà necessario aprire una nuova fase per dar vita ad un processo innovativo del comparto, solo così potremo venir fuori da questo stallo ed essere risoluti e coraggiosi per restituire fiducia a chi crede in noi".

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