Come organizzazione sindacale Fisascat Cisl di Lecce (Federazione addetti servizi commerciali affini e servizi) lanciamo un grido d’appello sulla situazione delle Terme di Santa Cesarea “perché si sta lasciando morire lentamente un patrimonio in termini umani, economici e culturali del territorio salentino”.
“Il rimpallo di responsabilità deve finire – aggiunge Carmela Tarantini, segreteria generale della Fisascat -, perché si sta giocando con il futuro occupazionale di più di 100 lavoratori, tra fissi e stagionali. In un territorio aiutato da madre natura, in un territorio che è stato giudicato al primo posto per gradimento da parte dei turisti, in una regione in cui si parla di destagionalizzare il turismo, non possiamo permetterci di perdere ciò che può diventare il fiore all’occhiello del turismo termale nel Salento, in Puglia, ma anche in tutta Italia. Per questo motivo facciamo un appello a tutte le parti in causa affinché lavorino insieme per il bene comune”.
Terme di Santa Cesarea: Appello Fisascat

Articoli correlati
Agevolazioni invalidità negate: la Cisl di Lecce scrive alla Direzione Generale della ASL
Le dichiarazioni della Cisl dopo la morte sul lavoro di Fabio Sicuro nel cantiere edile di Palmariggi: “L’indignazione e il cordoglio non bastano! Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro, attuiamo il Patto per la Sicurezza”
Al via le iscrizioni per il corso per “Tecnico della vendita di servizi assicurativi” di Asesi
Emergenze Sanitaria, Fit- Cisl: attivare il Comitato di sicurezza aziendale per tutelare i lavoratori
Elenco ammessi al corso di formazione “PartecipAzione – Competenze e processi per un nuovo dialogo sociale”
DICHIARAZIONE A VERBALE