LA CENTRALITA’ DEL LAVORO METALMECCANICO: 4 ORE DI SCIOPERO NAZIONALE

LA CENTRALITA’ DEL LAVORO METALMECCANICO: 4 ORE DI SCIOPERO NAZIONALE

Per il rilancio industriale, l’occupazione, gli investimenti,  per la transizione sostenibile, per risolvere le crisi aperte. Il lavoro nell’industria metalmeccanica e impiantistica è da  sempre centrale per l’economia del nostro paese e deve  diventare l’elemento propulsore del suo futuro e di un nuovo  sviluppo.

Per dare un futuro all’industria metalmeccanica FIM, FIOM  e UILM,

SCIOPERO NAZIONALE LE ULTIME 4 ORE DI OGNI TURNO DI  LAVORO

DALLE ORE 10.00 SIT-IN PRESSO LA PREFETTURA DI LECCE

 

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Per il rilancio industriale, l’occupazione, gli investimenti, per la transizione sostenibile, per risolvere le crisi aperte. Per dare un futuro all’industria metalmeccanica FIM, FIOM e UILM si mobilitano e proclamano per lunedì 10 luglio 2023 uno sciopero nazionale nelle ultime 4 ore di ogni turno di lavoro.
A partire dalle ore 10.00 le segreterie provinciali di Lecce di Fim, Fiom e Uilm organizzeranno un sit-in presso la Prefettura di Lecce.
In una fase di grandi trasformazioni e di processi di transizione – ecologica, digitale, energetica e tecnologica, sono sempre più urgenti interventi di politica industriale per il settore metalmeccanico.
Il lavoro nell’industria metalmeccanica e impiantistica è da sempre centrale per l’economia del nostro paese e deve diventare l’elemento propulsore del suo futuro e di un nuovo sviluppo.

FIM, FIOM e UILM chiedono:

– l’apertura di tavoli di confronto sui settori e sulle filiere in difficoltà per definire i piani di sviluppo;
– l’incremento e il confronto sugli investimenti pubblici e privati nei settori strategici e la reindustrializzazione delle aree di crisi per garantire l’occupazione;
– la valorizzazione e il sostegno del reddito da lavoro;
– l’impegno comune al confronto e all’uso delle risorse del PNRR per lo sviluppo del settore metalmeccanico;
– la riforma degli ammortizzatori sociali, con strumenti adeguati alla transizione ecologica e digitale;
– l’incentivazione di contratti di espansione e di solidarietà, per ridurre l’orario di lavoro e favorire l’occupazione giovanile;
– un piano di formazione sulle nuove competenze, la riqualificazione e la valorizzazione degli Istituti Tecnici Superiori e del sisstena universitario;
– di intervenire per aumentare la dimensione di impresa, superare le gare al massimo ribasso negli appalti e stabilizzare il lavoro precario

 

Maurizio Longo, Fim Cisl
Ciro Di Gioia, Fiom Cgil Lecce
William Maruccia, Uilm Lecce

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