Sergio Scalzo, segretario generale della Fns Cisl (Federazione della sicurezza) esprime la propria preoccupazione per l’attuale sistema di protezione civile relativamente all’emergenza incendi.
Dai primi dati registrati dal Comando dei Vigili del Fuoco di Lecce dal 15 giugno 2014 ad oggi sono stati effettuati in tutto il Salento oltre 1300 interventi da parte delle due squadre AIB (Anti incendio boschive) e dei Vigili del Fuoco per superfici bruciate di sterpaglie, colture e aree boscate e macchia mediterranea pari a circa 1700 ettari.
“In più occasioni questa Segreteria – ha affermato Scalzo – ha espresso viva preoccupazione sull’attuale sistema di Protezione Civile che necessita di una radicale riforma e della contestuale modifica dell’attuale legge quadro sugli incendi boschivi per poter mettere ordine all’attuale sistema ponendo al centro del soccorso il Corpo dei Vigili del Fuoco creando le giuste condizioni economiche e di organici del personale per poter operare al meglio”.
“L’emergenza fuoco – prosegue Scalzo – va affrontata a monte, non a valle. È necessario, infatti, partire dal prevenire gli incendi sul territorio. Prevenzione che purtroppo è inesistente sia nelle aree boscate, sia nelle aree incolte e stracolme di sterpaglie e rovi esistenti anche all’interno delle zone cittadine. È fondamentale, inoltre, controllare che ci sia il rispetto di tutte le ordinanze prefettizie, provinciali e comunali al pari dei decreti in materia di tutela ambientale e che interessano anche colture come uliveti e vigneti, su cui insistono molto spesso importanti finanziamenti della comunità Europea e della stessa Regione Puglia”.
Secondo il sindacato della categoria dei Vigili del fuoco della Cisl, occorre, inoltre, cambiare il sistema di arruolamento delle forze messe in campo dalle associazioni di Protezione Civile per adeguarle all’efficienza già garantita negli altri Paesi Europei dove il Volontariato è fortemente presente e in grado di prevenire l’insorgere di incendi su precise ed assegnate aree di competenza collaborando con le amministrazioni locali. Queste associazioni sono costantemente informate sulle opere da compiere e sono preposte all’avvistamento 24 ore su 24 ed alla estinzione dei principi d’incendio insistenti sulle stesse aree.
È opportuno che venga previsto un sistema che premi le aree “virtuose” che sono in grado cioè di ridurre il rischio incendi o che arrivino allo zero.
Anche l’osannato sistema delle convenzioni regionali AIB (anti-incendio boschive) stipulate con corpo forestale, associazioni di protezione civile, vigili del fuoco dovrà trovare una sua modifica nel miglioramento del sistema di coordinamento demandato all’attuale SOUP (sala operativa unificata) che ha sede a Modugno, troppo distante dal Salento e che accentra l’intera attività di coordinamento regionale integrandosi in futuro, come avviene in altre regioni, con i COP (centro operativo provinciale) che meglio potranno coordinare sul territorio di competenza le forze in campo. Si evince facilmente che per un lungo periodo estivo e per molte ore notturne (considerate altamente a rischio), l’unica istituzione presente h24 è quella dei Vigili del Fuoco che quest’anno è ancora più isolata dopo la riduzione dell’orario di operatività delle restanti squadre AIB di Protezione Civile sino alle ore 21,00 che intervengono esclusivamente su incendi che interessano aree di macchia mediterranea o aree boscate.
La risposta operativa complessiva deve tenere conto delle incancrenite carenze del corpo dei Vigili del Fuoco, uomini, automezzi ed attrezzature che impone l’obbligo di vigilare sulla sicurezza dei cittadini a 360 gradi creando le condizioni di probabili insuccessi operativi e mettendo a rischio la sicurezza degli operatori vigili e della cittadinanza stessa.
A nostro giudizio il Governatore della Regione Puglia Vendola potrà dimostrare la volontà di utilizzare al meglio le risorse stanziate in maniera considerevole ma impiegate in modo discutibile, ascoltando le proposte avanzate che tengono conto delle modifiche istituzionali intervenute con il trasferimento della flotta aerea al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e pertanto prevedendone il coordinamento con i DOS (Direttore delle operazioni di spegnimento) sino ad ora ad esclusivo appannaggio del Corpo Forestale dello Stato oltre al coordinamento capillare A.I.B. sul territorio provinciale come anzidetto.
Pertanto il giudizio sulle iniziative intraprese a seguito di devastanti incendi è fortemente negativo se non si crea una vera diretta responsabilità territoriale delle amministrazioni locali e degli organi preposti alla vigilanza ed al controllo con conseguente applicazione di sanzioni agli inadempienti.
Inoltre, forse è arrivato il tempo di chiamare ognuno e tutti alle proprie responsabilità riguardo le cose che si devono fare a monte delle emergenze la
Emergenza incendi nel Salento Sergio Scalzo “I vigili del fuoco hanno effettuato 1300 interventi dal 15 giugno scorso”
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