Consiglio Generale con Bonanni

Consiglio Generale con Bonanni

All’insegna della grande partecipazione si è svolto mercoledì 16 novembre presso l’Hotel Tiziano fissato un importante appuntamento della Cisl di Lecce che ha convocato il Consiglio generale, allargato a tutte le strutture delle varie Federazioni oltre a quelle rappresentative e organizzative del sindacato, per un incontro al quale ha concluso i lavori il segretario nazionale Raffaele Bonanni. Il quale ha giudicato positivamente l’assetto del nuovo Governo.
POSITIVO IL GIUDIZIO SUL GOVERNO MONTI – “Il governo presieduto dal prof. Monti – ha dichiarato Bonanni – è davvero composto da personalità di grande prestigio e professionalità. Questa scelta ci rincuora sapendo il notevole lavoro che si dovrà fare da adesso fino a fine legislatura per affrontare tutti i nodi che devono essere sciolti al fine di rendere il nostro paese più credibile agli occhi dei mercati. E questa è la cosa più importante per arginare un dissanguamento di risorse che dura purtroppo da diverso tempo a causa di una sfiducia dei mercati nei nostri confronti che ci colpisce ed alimenta ancora di più il debito già insopportabile che abbiamo e che ipoteca anche le condizioni di vita di lavoratori e pensionati. Ci rassicura anche il fatto che il Governo, cosa che la Cisl aveva chiesto già da lungo tempo, sia un vero e proprio esecutivo di solidarietà nazionale, di grandi intese, sostenuto da forze che appena qualche giorno fa erano contrapposte.La prima riforma di cui l’Italia ora ha bisogno è quella della concordia e questo governo, oltre ad avere professionalità importanti, ha anche la caratteristica di ben rappresentare l’ esigenza di ottenere concordia nazionale e di superare quegli schemi che il bipolarismo distruttivo che abbiamo subito per più di 15 anni ha realizzato in termini devastanti per il nostro paese. Adesso bisogna mettersi all’opera. Noi della Cisl già ieri, nell’incontro di consultazione con Monti, abbiamo chiesto un vero e proprio patto sociale sottoscritto dalle parti sociali e dal governo, per trovare i consensi per un cammino trasparente che sappia andare incontro a situazioni nuove, rassicuranti per il nostro sviluppo, per la crescita e soprattutto per dire ai cittadini che c’è un impegno da parte di tutti nel segno dell’equità sociale”.
LA RELAZIONE DEL SEGRETARIO STEFANIZZI – I lavori del Consiglio generale erano stati aperti dalla relazione del Segretario generale della Cisl Lecce Piero Stefanizzi.
CAMBIO DI ROTTA – “Al nuovo Presidente del consiglio – ha affermato Stefanizzi – diciamo che ci aspettiamo come egli stesso ha già preannunciato,  che  al cambio di governo segua un cambio di rotta nelle politiche.  E pertanto utilizzi la concertazione con le parti sociali per  accompagnare i nuovi provvedimenti con la necessaria ed indispensabile coesione sociale che la Cisl sta predicando da tanto avendo come stella polare il coniugare  rigore ed equità.
Occorre continuare ad incalzare il Governo su:
• Attuazione della delega della riforma fiscale
• Riconoscimento del contrasto degli interessi e deducibilità alle famiglie
• Introduzione della tassazione sulle transazioni finanziarie
• Lotta all’evasione fiscale ed inasprimento della tracciabilità
• Rilancio della politica per la crescita , con particolare attenzione al Mezzogiorno
• Investimenti e politiche attive per il lavoro
SOLUZIONI CONCRETE PER IL MEZZOGIORNO – Con il documento sulle politiche per il Mezzogiorno la Cisl sta tentando di rimettere all’ordine del giorno il tema con proposte e soluzioni concrete ed efficaci. Ci sentiamo di  evidenziare alcuni aspetti indispensabili alla crescita:
• La perequazione infrastrutturale
• La esigibilità del credito d’imposta
• Il contrasto al lavoro sommerso
• L’ampio utilizzo dell’apprendistato
Se non vogliamo affidarci allo spontaneismo e a singole iniziative i cui risultati non potranno essere mai di sistema e che non danno risposte di contesto, dobbiamo percorre la strada della coesione sociale per la condivisione di percorsi, idee e misure. In questo territorio il partenariato socio-economico ed istituzionale ha una storia interessante e proficua. ” L’Unità operativa per lo sviluppo” deve riappropriarsi della sua soggettualità e al suo interno far maturare le misure necessarie. Evidentemente la Provincia dovrà assumere con  determinatezza l’iniziativa, far diventare concreta la sua voglia di fare.
Se vogliamo che prendano corpo
• gli interventi in infrastrutture siano organici e funzionali ad un nuovo modello di sviluppo;
• la sistemazione  e messa in sicurezza delle aree industriali e il recupero dei capannoni vuoti;
• gli strumenti utili e vincolanti alla patrimonializzazzione attraverso la defiscalizzazione  e l’esenzione decennale;
• gli aiuti per l’accesso al credito delle aziende;
• la diffusione dei contratti di rete;
Affinchè diventino esigibili  dobbiamo formulare nuove proposte.
 Noi ci sentiamo di suggerire la nostra.
ZONA FRANCA PER I NOSTRI TERRITORI – Proponiamo a tutti di impegnarci a studiare la fattibilità e quindi il riconoscimento di ZONA FRANCA con i relativi benefici a tutta l’area del Salento- compresi i territori di Taranto e Brindisi- superando la dimensione di zona urbana come è stato per le zone terremotate, per ottenere:
1. agevolazioni fiscali previste;
2. agevolazioni contributive previste;
3. la creazione di un regime doganale, proprio del regolamento comunitario che consente una serie di facilitazioni di carattere finanziario nei confronti soprattutto dei dazi.

In cambio di:
1. un reale rafforzamento delle imprese e quindi del mantenimento della capacità produttiva e il conseguente allargamento della manodopera e l’automatica conseguenza della riduzione di risorse per gli ammortizzatori sociali
2. la creazione di nuove imprese:
3. la piena esigibilità della contrattazione territoriale.
4. 
IL DIBATTITO – Al dibattito sono intervenuti tra gli altri i segretari di alcune Federazioni: Giuseppe Melissano della Fp, Sergio Calò della Femca, Gianna Guido della Cisl Scuola, Lucia Ieronimo Cisl Università,  Francesco Botrugno della Fnp, Salvatore Castrignanò della Fistel, Fabio Ingrosso della Ugc, Salvatore Greco della Fai, Antonio Perrone della Fiba, Sandro Russo della Filca ed  Enzo Riglietta della  Fisascat.

ORDINE DEL GIORNO – Al termine dei lavori è stato approvato all’unanimità il seguente ordine del giorno.
 “Il Consiglio Generale della Cisl di Lecce, riunito in data 16 novembre 2011, unitamente ai Consigli Direttivi di tutte le categorie, esprime grande preoccupazione per il taglio dei collegamenti ferroviari con il territorio salentino, annunciato da Trenitalia. Ogni prospettiva di crescita del Paese non può che muovere dalla centralità dello sviluppo dei territori del Mezzogiorno, ma se il presupposto è l’aggravamento delle condizioni di marginalità ed isolamento, si tronca sul nascere ogni prospettiva ed ogni speranza di riduzione del divario territoriale. La Cisl di Lecce indica il mantenimento e lo sviluppo dei collegamenti ferroviari quale obiettivo dell’esercizio di una rappresentanza forte e coesa del territorio, nell’esclusivo interesse dello stesso. Istituzioni, politica, parti sociali sono chiamati ad esprimere una protesta compatta ed una mobilitazione adeguata.
Tutta la Cisl di Lecce è impegnata in questa battaglia.

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