Le ultime notizie da Roma ci confermano, purtroppo, nella necessità di elevare il livello dell’iniziativa del territorio per contrastare l’esclusione di Lecce dal percorso del Frecciarossa di Trenitalia sulla direttrice adriatica Puglia-Milano.
È necessario che la mobilitazione si sviluppi su un piano articolato e convergente ed assuma la dimensione di una protesta civica generalizzata che riguarda l’intero territorio ed ogni sua componente.
Il problema è vincere l’isolamento di un territorio, che già paga caramente il proprio essere periferia, come limitazione delle proprie prospettive di crescita e di sviluppo e come assenza di pari opportunità anche nel saper fare e nel saper promuovere le proprie abilità in ogni campo espresse (turismo, agroalimentare, manifatturiero, cultura). Un ruolo importantissimo in questa direzione spetta alle forze sociali ed economiche che, una volta comunicato con maggiore o minore intensità la propria adesione ad una battaglia, devono ora essere in grado di mettere da parte la visibilità propria individuale e promuovere un’azione unitaria che sia il segno condiviso dell’importanza di raggiungere il legittimo risultato.
Le rappresentanze economiche e sociali devono intestarsi direttamente questa battaglia che assume anche il valore simbolico di un rinato protagonismo meridionale capace di affrontare, a partire da quel treno, le criticità infrastrutturali che agiscono da freno allo sviluppo e alle opportunità.
Favorendo così anche la consapevolezza che la vicenda Frecciarossa rappresenti un’occasione a disposizione del nostro territorio per recuperare quella coesione nei livelli di rappresentanza politica ed istituzionale che troppo spesso è mancata e che invece è indispensabile se si vuole ricostruire con l’agire locale un progetto di riposizionamento del nostro territorio nella crisi ed oltre la crisi.
Credo che spetti al Presidente della Camera di Commercio, che già si è attivato su questo fronte, assumere l’iniziativa e procedere alla convocazione degli stati generali dell’intero partenariato economico e sociale, finalizzata a dare forma e sostanza ad una iniziativa forte e capace di spezzare l’isolamento che passa da quel treno che ferma a Bari, ma che non solo da quello è rappresentato.
Antonio Nicolì
Segretario Generale Cisl Lecce
Un rinato protagonismo meridionale a partire da quel treno Antonio Nicolì, segretario generale della Cisl di Lecce interviene su questione Frecciarossa
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