La sicurezza sul lavoro non può e non deve essere un tema da affrontare solo all’indomani di una tragedia. L’Associazione Sicurezza in Edilizia (ASE) e i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (RLST) della provincia di Lecce lanciano un appello urgente e inequivocabile affinché la sicurezza nei cantieri diventi una priorità costante, ogni giorno, ogni istante. Questo appello arriva nel contesto di un’emergenza nazionale che vede gli incidenti sul lavoro, e in particolare quelli mortali, in costante aumento, trasformando casi isolati in una drammatica quotidianità.
La recente e straziante morte di un giovane operaio di 26 anni, di origini rumene, precipitato da oltre sette metri mentre lavorava in edilizia acrobatica a Lecce, è l’ulteriore ed ennesima dimostrazione che non si può più attendere. Ogni vita spezzata grida giustizia e impone una riflessione profonda e azioni immediate.
I dati sono allarmanti: solo nel 2024, la provincia di Lecce ha registrato ben 21 infortuni mortali, un aumento drammatico del +61% rispetto ai 13 dell’anno precedente (dati INAIL). “Non si può morire per lavorare a vent’anni,” ha denunciato il Presidente dell’ASE Angelo Pezzuto, affiancato dai RLST provinciali Mauro Russo, Graziano Scalinci,Gianpaolo Bispini. “Serve un cambio culturale radicale, che parta dal cantiere e arrivi fino alla committenza. La sicurezza sui luoghi di lavoro è un diritto fondamentale di ogni lavoratore.”
La sicurezza sul lavoro è un diritto inalienabile. Garantire un ambiente di lavoro sicuro non solo protegge la salute e il benessere del lavoratore, ma contribuisce anche a creare un clima di fiducia e produttività all’interno del cantiere.
Ogni anno, migliaia di incidenti sul lavoro vengono segnalati in Italia, con oltre 1000 casi mortali. Queste tragedie hanno conseguenze devastanti non solo per il lavoratore coinvolto, ma anche per le famiglie e per intere comunità.
Le normative nazionali, disciplinate dal Testo Unico 81 del 2008, stabiliscono chiaramente gli obblighi per i datori di lavoro, inclusa la valutazione dei rischi, la formazione dei lavoratori, l’adozione di misure preventive e le prescrizioni a carico di ogni lavoratore. Tuttavia, non basta la legge se non è accompagnata da una vera e propria cultura della sicurezza. Ciò implica non solo l’adozione di procedure e protocolli, ma anche e soprattutto la sensibilizzazione costante dei lavoratori sui temi della sicurezza.
“Gli RLST provinciali svolgono un ruolo cruciale nella promozione della sicurezza sui luoghi di lavoro,” ha dichiarato il Presidente dell’ASE. “Sin dal lontano 2006, la loro presenza è stata fondamentale per creare ambienti di lavoro più sicuri e aiutare i lavoratori a far sentire la loro voce”.
“Sicurezza, ora o mai più!” è l’appello congiunto del Presidente dell’ASE e degli RLST. “È tempo di agire. Lavoriamo insieme per costruire un futuro dove la sicurezza sia realmente al centro di ogni luogo di lavoro.
Per questo, chiediamo a gran voce:
- Maggiore formazione specifica per i lavoratori.
- Manutenzione documentata e certificata per i Dispositivi di Protezione
Individuale (DPI). - Controlli più stringenti sull’utilizzo dei DPI e sul rispetto delle normative.
“Solo attraverso un impegno collettivo possiamo garantire che ogni lavoratore, al termine della giornata, torni a casa sano e salvo!!!”